Centro pastorale “S. Giuseppe”
Salerno, “il sogno diventa realtà”: in arrivo il centro pastorale “S. Giuseppe”
Chiesa gremita per la presentazione del progetto nel nuovo centro pastorale “S. Giuseppe” presso Santa Margherita. Don Sabatino: “Uno spazio di ampio respiro, aperto a tutti”. Mons. Moretti: “Chiesa, luogo di incontro e comunità”
“Il sogno diventa realtà” per i fedeli della Parrocchia Santa Margherita e San Nicola del Pumpulo. E non soltanto per loro.
Si è tenuta nella serata di domenica la conferenza stampa di presentazione del progetto del nuovo centro pastorale “San Giuseppe”, alla presenza di Sua Eccellenza Arcivescovo di Salerno, Mons. Luigi Moretti, del parroco, Don Sabatino Naddeo, del Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali e Edilizia di Culto, Don Antonio Pisani e dello staff di architetti capitanato da Gianluca Calabrese.
Una chiesa gremita quella di Santa Margherita, dove l’entusiasmo era visibilmente leggibile sul volto di tutti, ragazzi e adulti.
“Dopo aver accarezzato a lungo l’idea, oggi il sogno diventa realtà” ha affermato con gioia Don Sabatino Naddeo. “Presto verrà alla luce un grande spazio polifunzionale dove poter vivere appuntamenti di formazione e informazione, attività ludiche, ospitare convegni e conferenze sul Bene comune, ma anche celebrare la Santa Messa.”
“Si tratta di un centro pastorale, non parrocchiale” ha sottolineato ancora il parroco “Un progetto dal respiro più ampio, destinato a tutti, non ristretto alla singola comunità religiosa”.
L’edificio, infatti, sorgerà a circa 200 metri da dove è ubicata la Chiesa Santa Margherita, in uno spazio, attualmente incolto, tra Via Vestuti, Via Cantarella e Via di Palo.
“Tre le nostre coordinate nella fase di progettazione: impatto zero, tutela del verde e dialogo con l’ambiente urbano circostante” così l’architetto Gianluca Calabrese, nel corso dell’illustrazione del costruente edificio.
Il progetto prevede la costruzione di una struttura con undici aule disposte su due livelli all’interno di un corpo basso ad “L” e un salone-auditorium da 300 posti, localizzato in un volume separato. I due corpi saranno collegati da un porticato in legno, riprendendo così l’idea del chiostro, luogo di riflessione e meditazione.
Un’ampia struttura “alta poco meno di 7 metri, così da non limitare la visuale degli edifici circostanti, nè porre in ombra le cortine preesistenti”.
Tutela del verde e risparmio energetico. “Non taglieremo il verde attualmente presente, anzi. Saranno piantati agrumeti proprio come si presentava il rione Pastena prima dell’urbanizzazione. Inoltre, saranno limitati i consumi di risorse di calore attraverso l’ottimizzazione dei materiali da costruzione impiegati”.
“Si tratta del quarto complesso pastorale che verrà costruito dal 2010, anno di insediamenti di Sua Eccellenza Moretti” ha dichiarato Don Antonio Pisani, Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali e Edilizia di Culto. E poi: “Stiamo riportando allo splendore dei tempi antichi i tesori della nostra diocesi. In arrivo interventi presso la chiesa di Sala Abbagnano e di Sordina, chiusa ormai dal terremoto del 1980“.
“La chiesa non è una stazione di servizi religiosi, bensì un luogo di riunione e incontro” ha esordito Sua Eccellenza Arcivescovo di Salerno, Mons. Luigi Moretti. “E’ necessario che la Chiesa diventi sempre più comunità”.
E infine: “Stiamo intervenendo nelle parrocchie carenti di spazi e centri comuni, ma occorre responsabilizzarsi alla Parrocchia di cui si è membri”.