L’altare di Santa Margherita
La Chiesa di S. Margherita, possiede un gioiello unico, un pregevole altare di marmo, di stile Rococò, che gli studiosi di storia dell’arte, fanno risalire alla seconda metà del ‘700. E’ legittimo chiedersi come mai una tale raffinata opera del periodo barocco si trovi in una piccola chiesa di periferia, anzi fino a qualche decennio fa, della campagna, conosciuta come il “Paradiso” di Pastena. Secondo la tradizione, in quanto niente di scritto esiste in proposito, l’altare originariamente si trovava nel convento di S. Antonio sito nel rione Canalone nel centro storico di Salerno. Durante i moti rivoluzionari del 1800, fu abbattuto e abbandonato in un magazzino presso il palazzo dell’intendenza
Acquistò l’altare per 200 ducati – secondo Don Francesco Manzo – per la metà – secondo altri – il parroco della chiesa S. Margherita, Magno Stanzione amico dell’intendente. Fu praticamente svenduto un capolavoro realizzato dal maestro marmoreo Pasquale Sebastiano valido esponente dell’alta scuola napoletana, uno dei tanti allievi della bottega di Giuseppe Sanmartino a sua volta formatosi alla scuola di un illustre marmoraro nostro conterraneo: il castiglionese Matteo Bottigliero.
Nel 1991, il nostro altare, fu restaurato grazie al finanziamento della Regione Campania e al contributo dei fedeli.
DESCRIZIONE DELL’ALTARE
L’altare poggia su tre scalini e, con i suoi ricchi elementi scultorei, è un chiaro esempio di “Rococò” o ” Barocchetto”. Nella parte centrale inferiore, chiamata paliotto, spiccano due putti che reggono un ovale con croce raggiata. La parte superiore, detta postergale, ha al centro il Tabernacolo o Ciborio con quattro cherubini. Ai due lati, due coppie di angeli capo altari, finemente scolpiti in un unico blocco marmoreo, reggono uno la fiaccola dell’Epistola e l’altro quella del Vangelo. La porticina della Custodia è probabilmente opera di un argentiere napoletano. Anche le balaustre ( o “balaustrata”) marmoree, in stile ” Rococò” sono state attribuite al marmoreo napoletano, Pasquale Sebastiano. Un altare simile si trova a Napoli nella Chiesa della Nunziatella. Probabilmente è opera dello stesso maestro marmoreo.