Una festa annunciata – le foto

Alle 20,00, preciso come un orologio, il corteo avanza solenne lungo la navata dell’antica chiesa di Santa Margherita e San Nicola del Pumpulo di Pastena. Oltre cinquanta sacerdoti avanzano verso l’altare, dove, in preghiera, è già in attesa Mons. Luigi Moretti, il nostro Arcivescovo. Gli occhi cercano il festeggiato, don Sabatino, ma è ancora in coda al corteo, all’esterno della chiesa, sul sagrato, dove almeno trecento fedeli esclusi dalla chiesa per mancanza di spazio, seguiranno la solenne celebrazione eucaristica attraverso un maxi schermo, sistemato sulla facciata.

Un caldo applauso  segnala l’ingresso di don Sabatino. Scrosciante, lungo, emozionante. Sono tutti lì ad accoglierlo: i propri cari, i parenti, tanti amici e tantissimi fedeli. Il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, non è voluto mancare: solo un veloce, forte abbraccio, poi via, per altri impegni improcrastinabili. E’ rimasta la vice sindaco, Eva Avossa, già parrocchiana  di don Sabatino, a Giovi.

Prende la parola Mons. Moretti, il quale con soddisfazione rileva come ci si ritrovi  in molti  a ringraziare il Signore sia  per aver consentito a don Sabatino “ di svolgere un rapporto pastorale per il bene ed al servizio della Chiesa” e sia  per avergli  fatto “ il dono del sacerdozio”. Quindi, l’Arcivescovo ha rivolto un pensiero ai giovani con l’auspicio che l’esempio di tanti sacerdoti “possa aprire il cuore dei giovani alla chiamata del Signore”.

Don Sabatino, dal suo canto, attraverso un breve excursus dei venticinque anni trascorso al servizio delle comunità presso cui ha vissuto, ha ricordato i vescovi ed i sacerdoti anziani che  gli sono stati modelli di vita e di comportamento. Un momento di particolare commozione l’ha vissuto intensamente quando ha ricordato la figura di don Angelo Cuozzo, recentemente scomparso, che per anni gli  è stato maestro di vita. Ma si è ripreso subito,  come suo costume: due battute conclusive  e si procede nella celebrazione eucaristica. [Aggiornato, tutte le foto dei festeggiamenti]

Quale emozione  compartecipata alla distribuzione dell’eucarestia, quando   la maggior parte dei   presenti si è incolonnata disciplinatamente per ricevere la comunione.

Infine, è festa davvero. Almeno un migliaio di persone l’ha stretto in un abbraccio affettuoso, caro, sincero. Quindi il buffet sulla strada,  sotto una serie di nuvole da cui faceva capolina una falce di luna.  Il tempo, clemente fino in fondo, pure ha fatto la sua parte.